Il nostro team

La missione di TIM è quella di supportare le Aziende nelle fasi di sviluppo e/o di ristrutturazione, affiancandole nella gestione del cambiamento

Il ruolo del CEO nel 2022, tra nuovi trend e necessità di cambiamento

I never want to do this last year again, but I have grown in ways I could never have predicted.”

Quali sono gli stati d’animo, le nuove tendenze e le criticità che i CEO si trovano ad affrontare nell’attuale contesto post-pandemia, caratterizzato da cambiamenti profondi non solo economico-politici ma anche e soprattutto socio-culturali?

 

La ricerca di Egon Zehnder

Per rispondere a questa domanda abbiamo ripercorso la recente analisi “It starts with the CEO”, condotta da Egon Zehnder, per evidenziare le nuove sfide che si presentano agli amministratori delegati nel contesto aziendale odierno, caratterizzato da un cambiamento sempre più rapido dei modelli tradizionali di management.

L’indagine ha coinvolto quasi 1.000 amministratori delegati di 19 paesi del mondo che hanno fornito oltre 5.000 riflessioni individuali e qualitative sul proprio ruolo professionale. I CEO intervistati, hanno rappresentato aziende di qualsiasi dimensione e assetto proprietario, e sono provenienti da tutti i principali settori merceologici. 

 

I CEO e le attuali sfide d’interesse globale

La maggior parte degli intervistati ha affermato che nell’ultimo periodo le proprie organizzazioni sono state costrette ad affrontare nuovi processi decisionali e cambiamenti accelerati, aggravati da una maggiore incertezza economica. 

D’altro canto, sfide e cambiamenti importanti possono non solo rappresentare fonte di stress ma anche portare una nuova energia positiva all’interno dell’organizzazione. Molti dei CEO intervistati hanno affermato di aver trovato negli stravolgimenti dell’ultimo periodo uno stimolo per l’apprendimento e il cambiamento.

Questi sono tempi entusiasmanti… una meravigliosa opportunità per pensare in modo nuovo a un modo completamente diverso di fare business“.

Eppure la collisione tra le difficoltà generate dalla pandemia da COVID-19, le crescenti richieste di giustizia sociale e le numerose preoccupazioni ambientali hanno messo a dura prova i CEO di tutto il mondo. 

Queste sfide si sommano ai megatrend che stanno sconvolgendo anche i modelli di business più consolidati: l’ascesa della digitalizzazione, le esigenze dei clienti in rapida evoluzione, l’emergere di nuovi concorrenti. Tutti cambiamenti che richiedono ai CEO di innovare a un ritmo e su una scala senza precedenti.

 

Affrontare il cambiamento partendo da sé stessi

Di fronte a cambiamenti tanto rapidi e complessi, sono numerosi i CEO che affermano l’importanza di riflettere su nuovi approcci lavorativi e nuove modalità di gestione delle attività, soffermandosi ad osservare ciò che accade nel mondo circostante e che spesso, nella frenesia del lavoro, non hanno mai preso in considerazione. 

Non puoi aspettarti che tutto cambi attorno a te mentre tu rimani lo stesso. La leadership richiede sviluppo ed evoluzione personale, al cui centro va posta la curiosità in termini di apprendimento e ascolto di ciò che sta realmente accadendo all’interno dei tuoi team e nel mondo” – ha affermato uno degli intervistati.

Uno dei risultati più sorprendenti della ricerca si riscontra nella profonda identificazione dei CEO nell’affermazione: “Come CEO, ho il compito di essere in grado di trasformare non solo la mia organizzazione ma anche me stesso” – condivisa dalla quasi totalità (99%) dei leader intervistati.

Circa l’80% dei CEO concorda fortemente sull’importanza di portare avanti un cambiamento organizzativo, di pari passo con il cambiamento personale.
L’elemento interessante è che questa percentuale appare triplicata dall’ultima ricerca di Egon Zehnder del 2019, sintomo (e risultato) dei nuovi cambiamenti che hanno caratterizzato gli ultimi anni.

 

Ma quali sono dunque i principali risultati emersi dalla ricerca?

Sulla base delle risposte dei quasi 1000 amministratori intervistati, è possibile riassumere e individuare 4 concetti chiave che caratterizzano le necessità e i nuovi trend diffusi tra i CEO:

  • La figura del CEO è sempre più interconnessa con i grandi cambiamenti globali.
    Complessità e rapidi cambiamenti stanno infatti rimodellando il business e il ruolo del CEO. Il 90% degli intervistati ha convenuto che negli ultimi anni,la figura dell’amministratore delegato si è spostata al centro delle discussioni politiche e sociali, anche distanti dal business della propria azienda.
  • La necessità di un cambiamento personale
    I CEO riconoscono che devono cambiare se stessi prima di poter cambiare le aziende. Quasi l’80% dei CEO concorda fermamente sulla necessità di trasformare se stessi per evolvere la propria organizzazione.
  • L’obiettivo principale rimane la prosperità economica
    I CEO sentono ancora che il loro obiettivo principale è quello di garantire a lungo termine una solidità economica e finanziaria alla propria azienda.
    Allo stesso tempo numerosi intervistati concordano sul fatto che i valori sociali e ambientali sono di massima importanza per l’attuazione del cambiamento ma non rappresentano ancora la priorità principale: le metriche finanziarie tradizionali rimangono il driver decisionale dominante per la maggior parte dei CEO.
  • I CEO stanno migliorando la propria capacità  di essere adattivi, relazionali e consapevoli della propria figura.
    Gran parte degli amministratori delegati intervistati hanno confermato la tendenza diffusa a lavorare su sé stessi per sviluppare una nuova generazione di leadership, più aperta alla diversità e al cambiamento.
    Un lavoro mirato in particolare all’auto-riflessione, alla capacità di ascoltare i diversi punti di vista e di cercare feedback sinceri dai propri colleghi, membri del team e stakeholder.

 

CEO ad interim: un investimento per il futuro

TIM Management è la prima società italiana che si occupa di Interim Management, ed è in grado di ricercare con efficienza e rapidità anche alti profili manageriali come i CEO incontrando le esigenze specifiche delle aziende, di ogni settore e dimensione.

Oggi è in prima linea nell’affiancare l’imprenditore nelle sfide legate all’innovazione tecnologica e ai nuovi, sempre più sfidanti, scenari di business e del mercato del lavoro, in Italia e all’estero.

Contattaci per un approfondimento. 

Come valutare le competenze manageriali e trovare un manager esperto

Quali sono le competenze che un manager deve necessariamente avere?

Sono diverse le skills e le competenze necessarie per ricoprire un ruolo manageriale in un’azienda.

Analizziamo le principali competenze che non possono mai mancare.

 

Comunicazione

Un manager deve essere molto abile nel comunicare. Sarà sempre a contatto con dipendenti, capi, clienti e colleghi. Proprio per questo la competenza più importante è il saper comunicare in modo efficace con gli altri.

 

Saper ascoltare

Oltre ad essere un bravo comunicatore il buon manager sa ascoltare.

Del resto non si può comunicare bene senza saper ascoltare.

Ascoltare, capire le esigenze e lo stato d’animo degli altri è fondamentale per gestire al meglio ogni situazione e rapporto umano.

Senza una buona capacità di ascolto si rischia di incorrere in spiacevoli situazioni umane.

 

Empatia

Empatia vuol dire capire come si sentono le persone, perché si sentono in quel modo e come fare per farle sentire diversamente.

L’empatia è molto importante quando si ha a che fare con i dipendenti e con i clienti.

La superficialità non paga mai, il buon manager dovrà saper scavare a fondo senza fermarsi alle apparenze.

Parliamo sostanzialmente di Intelligenza Emotiva.

Come valutare le competenze manageriali e trovare un manager esperto

Persuasione

Tutte le competenze analizzate precedentemente, se coltivate e approfondite portano alla persuasione.

Persuasione significa di riuscire, attraverso la comunicazione, a portare una persona a fare ciò che vuoi.

Convincere i dipendenti a impegnarsi di più, motivarli, convincere i dirigenti a stanziare budget adeguati o il cliente ad approvare una strategia pensata da te.

La capacità di persuasione è fondamentale per raggiungere i tuoi obiettivi e quelli dell’azienda per la quale lavori.

 

Leadership

Leadership vuol dire avere la skill di convincere gli altri a seguirti nel tuo percorso.

Leadership non vuol dire dare ordini, vuol dire seguire i tuoi dipendenti sul campo facendo i loro stessi sacrifici e guidandoli verso il raggiungimento di un obiettivo comune.

 

Focus

Un buon leader è focalizzato sui suoi obiettivi. La chiave di tutto è l’attenzione.

Seguire troppi obiettivi assieme è fallimentare, si disperdono tempo ed energie, un buon leader sa sempre mantenere il focus sull’obiettivo principale.

 

Divisione del lavoro

L’abilità di suddividere le attività e la pianificazione e assegnazione di queste ai singoli dipendenti.

Questa competenza non va sottovalutata, gestire progetti importanti è complesso e senza una corretta divisione dei compiti sarà complesso gestire il lavoro e gli obiettivi prefissati.

 

Problem solving

Risolvere i problemi in modo agile e creativo.

Non sempre però un problema può essere risolto nell’immediato. In questo caso entra in gioco l’abilità di riuscire ad assorbire la tensione impedendo che le pressioni esercitate dall’alto arrivino e influenzino in negativo i tuoi dipendenti.

 

Rimozione del caos

Non sempre i dirigenti hanno le idee chiare. Questa confusione non deve arrivare al tuo team che dovrà sempre essere concentrato verso un obiettivo chiaro.

Questo compito è del manager.

 

Amministrazione e finanza

Gestire il budget in modo ottimale per essere in grado di elargire premi e bonus ai dipendenti più meritevoli può essere una grande motivazione per tutto il team.